lunedì 15 dicembre 2014

Prendere o non prendere una posizione, ovvero di melme & di merde

Nei giorni scorsi abbiamo letto tutti il gentile e meno gentile scambio di opinione tra Kaos, Mario Cappa/Kappa Management, Sean/Tiger Bubba e Dj Gruff/Sandro Orrù in merito alla questione della recente ristampa in vinile di "Merda & Melma", operazione a quanto pare condotta legittimamente (in senso letterale: che è conforme alla legge) dalla Kappa stessa senza aver coinvolto gli artisti interessati. Inutile riproporvi per filo e per segno i rispettivi post su Facebook, potete leggerli qui (Kaos, 10/12/14), qui (Sean, stessa data) e qui (Cappa, il giorno seguente), quello di Gruff è invece visibile sul suo profilo personale. Ora, estraniandoci, per ovvie ragioni, dalla questione prettamente legale, cosa si può dire sugl'interventi di cui sopra? Ad aprire la diatriba è di fatto Kaos, quattro righe stringate, più che altro una risposta a chi gli chiede info in rete sul vinile (con velata minaccia di adire le vie legali); ragione o torto, Marco Fiorito si ferma lì. Più diretto il commento di Sean, che si dice addolorato per non essere stato consultato e, in sostanza, esprime delusione per l'accaduto; la riflessione rimane circoscritta all'iniziativa, è un'opinione, uno sfogo, una reazione, che non necessita di particolari commenti. Molto più controversa, invece, la lunga risposta di Mario (Oberdan) Cappa: si comincia facendo riferimento a fatti di natura personale (2 sberle e 2 calci in culo) che nulla dovrebbero interessare all'utenza, poi subito il punto meno sensato, a opinione di chi scrive, ovvero i conti economici che io ho sostenuto per il disco Melma e Merda, compreso il tuo lauto cachet, sono ancora li che chiedono vendetta visto che il disco quando usci vendette 780 copie , e per andare in pari con i costi sostenuti per la produzione discografica ne dovevo vendere 3000. Ma nessuno è venuto a chiederti indietro quello che ti avevo dato, perché il disco andò malissimo. Quindi? In sostanza, se non ho capito male, Kappa Management ci dice che, siccome alla sua uscita l'album vendette poco, oggi è lecito metterne in vendita 500 copie in vinile senza neppure avvisare i suoi autori... Faccina dubbiosa. Il fatto che nel '99 la KM si assunse l'onere del rischio commerciale di "Merda & Melma", al netto di contratti, ritenute d'acconto, diritti di proprietà e risentimenti di cui non ci frega niente, non si chiama mica beneficenza?! Era il loro lavoro, la scommessa andò male e ciascuno dovrebbe essere consapevole delle rispettive responsabilità, punto; ciò non toglie che un'opera è tale solo grazie all'impegno di chi l'ha realizzata, in questo caso di sinergie tra gli autori (Kaos, Sean, Deda) e chi si incarica di realizzare e vendere il prodotto (la Kappa, appunto). Tant'è che subito dopo Cappa fa riferimento alla ristampa di "Fastidio", dichiarando senza mezzi termini (la parola utilizzata è ladro) che Kaos avrebbe approfittato di un errore di registrazione presso la SIAE per agire senza consultare Gruff, ovvero Zero Stress; emblematico il commento di quest'ultimo: per quanto mi riguarda e parlo solo per me io lo ho regalato a Kaos e Kaos ci fa quello che vuole. Venendo al punto e sorvolando sulle rimanenti offese (Mario Cappa parla di conti aperti e ci va giù pesante: uomo senza palle, scroccone...), a titolo personale scelgo di prendere posizione e di schierarmi dalla parte di chi, buono, bello, brutto o cattivo, ha come minimo la paternità artistica di un disco e perciò ritiene giusto gli venga riconosciuto ciò. Il resto è solo viscida, putrida, lercia merda & melma. Come sempre.

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