giovedì 20 novembre 2014

I Sangue Misto sarebbero dei marcioni? Piglia male.

Leggiamo uno spunto pubblicato recentemente su Hano.it (purtroppo non se ne conosce l'autore):

http://www.hano.it/news-rap-italiano/8292-sanguemisto-sxm.html.

Trattasi di un piccolo quesito, più provocatorio che altro, attorno a un assunto così riassumibile: non bisogna stupirsi del fatto che un ragazzino, un adolescente, abbia difficoltà ad approcciare un disco di vent'anni come "SXM" e che perciò lo reputi marcio.
Abbiamo provato a lasciare un commento (educato, civile, garbato, moderato...) sotto il suddetto articolo, ma purtroppo non compare in calce alla pagina tra le risposte degli altri utenti. Per cui lo esprimiamo qui.
Cosa renderebbe indigeribile "SXM" alle orecchie, diciamo, di un classe '94? Il sound? Il contesto raccontato/descritto dai Sangue Misto? La qualità delle rime? E il medesimo sillogismo dovrebbe quindi valere anche per "Dritto dal cuore", "I messaggeri della dopa", "Enter...", "The Chronic", "Hard To Earn" (pescando non a caso nello stesso periodo) e via dicendo? Perdonate la franchezza, ma ci sembra una grande cazzata.
Come cazzate sono tutte le generalizzazioni: anche nel porsi la domanda dell'autore (Potrebbe mai piacere un album come SxM dei Sanguemisto oggi a un ragazzo di 16 anni?) dovremmo realizzare che il vero ago della bilancia è la singola esperienza d'ascolto, che è ciò che permette anche a un diciottenne di apprezzare un album uscito quando non era neppure in fasce. Chi scrive ha cominciato ad ascoltare Hip-Hop proprio in quegli anni e no, non è stato così difficile imparare a conoscere e valorizzare realtà più lontane come Run-DMC, Boogie Down Productions, Eric B. & Rakim, Beastie Boys, Public Enemy, giù giù fino a Grandmaster Flash e Sugarhill Gang. E i commenti dei ragazzi sull'articolo di Hano confermano, per fortuna, quest'esperienza anche oggi.
Del resto, potremmo dire che chi è dell'epoca SXM non sia pronto a capire ed apprezzare, chessò, Aesop Rock in quanto troppo moderno? O che nessuno di noi abbia mai ascoltato con piacere la musica dei propri genitori? Ciò che il post non coglieva è che, purtroppo, l'approccio di oggi all'Hip-Hop è differente e generalista, i/le ragazzi/e si accontentano dei loro presunti idoli al pari di boy band qualsiasi, non avendo né voglia né pazienza di capire cosa sia l'Hip-Hop nelle sue discipline, consumando musica in maniera meccanica, usa & getta. E' triste considerarlo, ma vi è una diffusa ignoranza nel fruitore medio del Rap italiano degli ultimi anni e spesso non ci si accorge che ad essere marcio è proprio il ragazzino che dovrebbe avvicinarsi ad "SXM"...
Conoscere la storia è indispensabile per capire, apprezzare e avere dote di discernimento nei confronti dell'attualità. Soprattutto in Italia, meno esposizione spesso corrisponde a maggiore qualità e chissà che quando l'Hip-Hop finirà di essere il fenomeno Pop/trash che è oggi, non si torni a una maggiore conoscenza di questo splendido movimento e a una maggiore consapevolezza nel suo studio.

Lo Staff Senior di RMZ

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